Ieri il primo assalto floreale, alla passeggiata vicino a Torre Sulis
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Solidarietà al Csoa Pangea
ResPublica è solidale con il Csoa Pangea di Porto Torres per il vile attacco fascista subito venerdì scorso. Queste azioni meschine, compiute ai danni di uno spazio libero che si batte per l’uguaglianza e la libera circolazione di idee e persone non ci fa arretrare di un solo passo e forse ancora di più ci fa capire quello che vuol dire il fascismo: violenza, distruzione e codardìa. ResPublica è antifascista e lo rivendica con orgoglio. Sempre.
Questo il comunicato del collettivo Csoa Pangea
MENO MALE ERAVAMO IN TRE
L’atteggiamento istintivo sarebbe ignorare completamente l’episodio, ciononostante, quantomeno per dover di cronaca, ecco un breve sunto della vicenda. Casa Pound ha organizzato per la giornata del 16 ottobre 2015 (ieri), alle 16:00, una visita guidata all’altare di Monte D’Accoddi.
Il Collettivo Atzione Antifascista nord Sardegna ha quindi promosso un sit-in pacifico per impedire – o comunque manifestare il dissenso – che Casa Pound si promuovesse attraverso un Bene Comune della rilevanza (territoriale) di Monte D’Accoddi. Per questa iniziativa Atzione Antifascista NS ha coinvolto, con una “chiamata pubblica”, anche il CSOAPangea, che ha aderito al sit-in e ha messo a disposizione i propri spazi per una riunione organizzativa la sera prima della manifestazione.
Solo che, alla luce del Sit-in – diciamo –, Casa Pound annulla la propria manifestazione e all’ultimo momento non si presenta a Monte D’Accoddi, lasciando il corteo antifascista ad aspettarli. Nel frattempo 4 o 5 balordi armati di spranghe e piede di porco entrano al Pangea intenzionati a danneggiare le strutture e le attrezzature. Il Pangea nel frattempo sarebbe dovuto essere vuoto, tant’è che il cancello esterno era “lucchettato”. Per fortuna invece erano rimaste due o tre persone del Collettivo che hanno messo in fuga gli aggressori coinvolgendosi in una breve ma efficace colluttazione. Prima di scappare verso le auto che li aspettavano fuori, i balordi, son comunque riusciti a danneggiare alcuni vetri e distruggere alcune opere d’arte in esposizione. L’azione non è stata ufficialmente rivendicata da Casa Pound, ovviamente, ma a noi qualche sospetto ci è venuto. Non che ci fosse bisogno di dimostrazione, ma ancora una volta i metodi dei fascisti e quelli dei balordi si confondono.Qui all’ex bocciodromo portiamo da tre anni avanti i concetti di antifascismo cercando di studiarne al meglio le contraddizioni, storiche e filosofiche, interrogandoci sul metodo, e individuandolo – sinteticamente – nella proposizione della cultura delle diversità, nella proposta del pensiero indipendente, di una visione che tenda verso la destrutturazione di ogni inutilità gerarchica, che ponga al centro l’individuo e la sua formazione. Questa è la forma di antifascismo che abbiamo prediletto in questi 3 anni.
Abbiamo comunque deciso di partecipare al corteo antifascista indetto da Atzione Antifascista NS e siamo felici di averlo fatto, perché l’idea che l’Amministrazione del Comune di Sassari, la Sovrintendenza, e i gestori del Sito archeologico in questione, senza alcun imbarazzo abbiano concesso ad un’organizzazione come Causa Pound di manifestare la propria propaganda in un Luogo come l’Altare, ci deprime molto, pensare poi che questa concessione è avvenuta in un momento cosi delicato per il territorio (vicini al sito ci son diversi spazi di accoglienza profughi), ci lascia quasi senza parole, e non per lo stupore.
Per il resto la nostra attività antifascista si ravviva più che mai, tenendo presente che l’antifascismo è un terreno viscido, che va affrontato, ma con la giusta lucidità, senza scadere in sensazionalismi o facili esaltazioni, con il senso prospettico necessario, e senza mai dimenticare che il contrario di fascismo è libertà.Il Collettivo csoa Pangea Porto Torres
Ottobre di incontri musicali in ResPublica
È iniziata giovedì 8 la serie di incontri musicali tenuta da Paolo Giacomin in ResPublica. Proseguirà giovedì 15, mercoledì 21 e 28 ottobre.
Gli incontri si svolgono dalle ore 19 alle ore 21: la prima ora sarà dedicata alla teoria e la seconda ora sarà pratica con la chitarra. Presso Res Publica sono presenti 2 chitarre, per chi non avesse lo strumento, ma chi può portarlo lo faccia.
Programma sintetico:
– il suono: armonici, proprietà, applicazioni
– la musica come linguaggio: storia, grammatica, l’ascolto, l’orecchio, i colori della musica
Argomenti sezione chitarristica:
storia, teoria, armonia, diteggiature
17 e 18 ottobre: Torrar Volver e Assalti floreali
Il prossimo fine settimana inizia sabato 17 alle ore 18.00 con Torrar Volver, giornata dedicata all’emigrazione sarda in Argentina!
Il programma della serata, in ResPublica:
18.00 Proiezione Doumentario “Emigrazione sarda in Argentina” Di Elena Solinas, Ignazio Chessa, Giammarco Serra, Carlo Stoppa.
20.30 Cena sociale
21.00 SPAZIO LETTURE :
Luana Farina leggerà DR. DRER & CRC POSSE – “EL TANO”
Rosanna RoRo -Racconti di Adrian Bravi!
Gian Luigi Pirovano: “Addio monti” di A. Manzoni
22.00 Ignazio Chessa – El Tano (Letture da El Tano di F.Figari)
****Se qualcuno vuole leggere qualcosa nello spazio letture mi fa sapere e si inserisce. GRAZIE!
Domenica 18, invece, ci sarà il primo di molti ASSALTI FLOREALI organizzati da ResPublica. Appuntamento alle 10.30 in Piazza Sulis
Attraverso piccoli atti dimostrativi ci opponiamo al degrado e all’abbandono urbano agendo contro l’incuria delle aree verdi. Domenica ci proponiamo di riempire alcune aiuole della passeggiata, con piante e fiori. Queste azioni si sono sviluppate in tutta italia attraverso il movimento dei GUERRILLA GARDENERS, che organizza operazioni di giardinaggio urbano clandestino. Sempre più “guerriglieri” verdi si armano di terriccio, piantine e zappetta per trasformare gli spazi pubblici urbani abbandonati. Se vuoi partecipare anche tu vieni domenica 18 dalle ore 10:30 in Piazza Sulis, porta con te un sacchetto di terriccio, qualche piantina (meglio se piente grasse o fiori resistenti che hanno bisogno di meno cure), una zappetta e/o paletta, e “libera il giardiniere che c’è in te”!!!
In ResPublica, continua #MaceroNo
Il primo maggio ResPublica partecipava a #MaceroNo (https://infodocks.wordpress.com/macerono/).
Molti libri sono stati salvati dal macero, ma molti altri sono ancora a disposizione, su un tavolo nella sala all’ingresso di via Simon. Salvaguardiamo la bibliodiversità! Rimettiamo in circolo le idee e salviamo il lavoro che ha dato vita a questi libri!
Presenta_ZINE ad Alghero
Ieri sera, tra via Simon e Piazza Pino Piras è andata in scena la presentazione del numero 00 di PresS publica la fanzine autoprodotta e autofinanziata nata all’interno di ResPublica.
Ora tocca a tutt* quell* che hanno voglia di scrivere, disegnare, proporre idee! Ogni giovedì ci riuniamo alle 20.30 in Res, oppure scrivete a respublica.press@gmail.com
Grazie a tutt*. Alla prossima!
Ottobre in ResPublica Alghero
3 ottobre, il primo numero di pRESs PUBLICA
We don’t like samba. In ResPublica ad Alghero
Ultimo appuntamento con Rebel cities! Venerdì alle 21.30 proietteremo “We don’t like samba” un documentario di CIS-Berlin. https://wedontlikesamba.wordpress.com/
«Fino a poco tempo fa, il Brasile è stato una della punte di diamante dei cosidetti BRICs. Ma dopo un decennio di crescita economica, il collante sociale ha cominciato a sgretolarsi. Molti non riescono più a intravedere un futuro migliore in quel boom basato sul credito che ha caratterizzato gli ultimi anni. Un anno prima della Coppa del mondo e tre anni prima dei Giochi olimpici scoppia il big bang: il più grande movimento di massa da decenni si solleva dopo l’aumento della tariffa dei trasporti publlici. È il giugno 2013. Sulla scia di questa rivolta, le lotte si propagano: lavoratori che fanno sciopero selvaggio, giovani donne mobilitate contro la visita papale, quartieri che si organizzano contro progetti di urbanizzazione. E in molte favelas cresce la resistenza contro la militarizzazione e il trasferimento forzato. “Non siamo solo ballerini di samba” dice uno dei Garis, i lavoratori della nettezza urbana…»