Non affonderemo cantando*

masu

Vorresti usare l’ironia, farti beffe dei profitti verdi che vorrebbero essere migliori dei profitti grigi. Vorresti affondare quelli che spiegano che siamo tutti sulla stessa barca, mentre sorseggiano sangue di naufrago sui loro panfili di lusso. Vorresti rivoltare lo squallido cinismo del potere in una modesta proposta che faccia salire il tanfo di fogna delle recinzioni, dei campi di prigionia, della follia della produzione fine a se stessa, dello sfruttamento nascosto, del lavoro insalubre. Vorresti racchiudere in un’immagine la consapevolezza che queste non sono che facce della stessa ingiustizia. Vorresti, poi l’incidente alla IPLOM, gli affioramenti di idrocarburi a Thiesi, i morti in viaggio mentre si riaprono le caserme della Grande guerra, una guerra rivolta oggi contro i poveri.
Allora vorresti solo che la rabbia diventi azione, senza giustizia non c’è pace.

Carl Hamblin

Illustrazione di Michela Masu

*Ascanio Celestini, Parole Sante

Maggio 2016

 

Alghero, autoproduzioni, cultura, socialità, autogestione