Isola diserta: Incontro con Emergency

Il 26 dicembre, ospite di Res Publica: Emergency

L’incontro con due volontarie del gruppo territoriale di Alghero è iniziato con la proiezione dell’intervento di Gino Strada, fondatore di Emergency, al Premio Right Livelihood, il “Nobel alternativo”, conferito per la prima volta a un italiano.
Nel suo discorso il chirurgo racconta come è nata l’associazione, la sua evoluzione nel corso di 21 anni e, soprattutto, il suo no alla guerra. Un no assoluto che “deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità”, o sarà l’umanità a essere eliminata dalla storia.
“… Negli anni, Emergency ha costruito e gestito ospedali con centri chirurgici per le vittime di guerra in Ruanda, Cambogia, Iraq, Afghanistan, Sierra Leone e in molti altri Paesi, ampliando in seguito le proprie attività in ambito medico con l’inclusione di centri pediatrici e reparti maternità, centri di riabilitazione, ambulatori e servizi di pronto soccorso. L’origine e la fondazione di Emergency, avvenuta nel 1994, non deriva da una serie di principi e dichiarazioni. È stata piuttosto concepita su tavoli operatori e in corsie d’ospedale. Curare i feriti non è né generoso né misericordioso, è semplicemente giusto. Lo si deve fare.”
“… In 21 anni di attività, Emergency ha fornito assistenza medico-chirurgica a oltre 6,5 milioni di persone. Una goccia nell’oceano, si potrebbe dire, ma quella goccia ha fatto la differenza per molti. In qualche modo ha anche cambiato la vita di coloro che, come me, hanno condiviso l’esperienza di Emergency. Ogni volta, nei vari conflitti nell’ambito dei quali abbiamo lavorato, indipendentemente da chi combattesse contro chi e per quale ragione, il risultato era sempre lo stesso: la guerra non significava altro che l’uccisione di civili, morte, distruzione. La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra.”

Al termine della proiezione, Margherita e Patrizia hanno raccontato cosa fa e come lavora Emergency, spiegando i principi fondamentali sui quali si basa e le tre parole chiave: bene, gratis, per tutti. Si è parlato di pratica di diritti come alternativa alla guerra, di percorsi concreti di costruzione della pace che Emergency ha realizzato attraverso gli ospedali che ha costruito nei paesi devastati dalla guerra e dalla povertà; ospedali che non sono solo luoghi di cura ma luoghi di promozione della dignità umana e dell’uguaglianza fra gli uomini.
Si è parlato della Costituzione Italiana che, all’art. 11, sancisce il ripudio della guerra… a parole. Si è discusso sul “vocabolario” della guerra (la guerra fredda, la guerra umanitaria, la guerra preventiva, le missioni di pace, gli effetti collaterali, le armi intelligenti…), sui costi della guerra (1 cacciabombardiere F-35 costa 138.381.190 € mentre la costruzione e l’arredamento del Centro Cardio-chirurgico d’eccellenza Salam in Sudan è costato 8.162.028 €), di mine antiuomo e di servitù militari, che in Sardegna ci riguardano da vicino.
Si è fatto riferimento alle varie campagne che Emergency ha portato avanti per promuovere una cultura di pace. 1994: campagna per la messa al bando delle mine antiuomo; 2001: poco prima della guerra in Afganistan, richiesta del ripudio della guerra con uno “straccio di pace”; 2002: campagna “Fuori l’Italia dalla guerra” perché l’Italia non partecipasse alla guerra contro l’Iraq; campagna “Fermiamo la guerra, firmiamo la pace” una raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare “Norme per l’attuazione del principio del ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della Costituzione e dallo statuto dell’Onu”, depositata alla Camera dei deputati nel giugno 2003.
In queste attività hanno svolto un ruolo fondamentale 4000 volontari di Emergency distribuiti in tutto il territorio italiano in più di 180 gruppi.
Grazie a questa presenza capillare sul territorio Emergency intrattiene un rapporto costante e diretto con i suoi sostenitori che possono rivolgersi all’associazione e incontrarla in prima persona partecipando alle iniziative o diventando essi stessi volontari.
Il gruppo Emergency di Alghero, attivo nel territorio dal 2003, invita tutti coloro che sono interessati a impegnarsi in prima persona, a partecipare all’incontro che si terrà nella sede di Res-Publica, venerdì 12 febbraio alle ore 16:30, in cui verrà presentata l’associazione e le caratteristiche dell’attività del volontario in Emergency.

Chi fosse interessato può contattare il n. 3479151986 (Margherita) oppure scrivere a:
alghero@volontari.emergency.it.

Per rivedere il discorso completo di Gino Strada:
https://www.youtube.com/watch?v=lUot4EHauEk

Alghero, autoproduzioni, cultura, socialità, autogestione