5 per il Res

5 per il Res è la rassegna d’arte in strada promossa nell’ambito dell’evento PrimaveraArtica dal Circolo Culturale Artico in collaborazione con Emanuele Fenu di RParti.

La formula è molto semplice: ogni fine settimana di aprile cinque artisti contemporanei hanno realizzato pubblicamente un’opera destinata ad arricchire gli spazi comuni del ResPublica.

L’iniziativa è nata dall’esigenza di far emergere la forza comunicativa dell’arte visiva fatta in strada, la capacità di incuriosire, coinvolgere ed emozionare abbattendo barriere per creare relazioni e reazioni. Fare arte in strada, in mezzo alla gente, quella che si ferma a curiosare, che si sorprende, che critica, che passa dritta, che partecipa attivamente, che si mette in gioco… È questa l’esperienza vissuta dagli artisti e da coloro che si sono fatti coinvolgere in questo scambio di emozioni e di saperi: l’arte come linguaggio universale attraverso il quale tutti, anche quelli che non si reputano artisti, possono comunicare se stessi e comprendere l’altro.

Proprio perché l’arte ha una valenza comunicativa che va al di là di ogni differenza, il Circolo Culturale Artico ha voluto che questa iniziativa producesse opere che potessero restare a disposizione di tutti continuando a esercitare la propria forza evocativa senza restrizioni. Il ResPublica è diventato perciò il luogo naturale della loro destinazione proprio per la sua capacità di garantire il diritto non solo di fare arte ma anche quello di goderne.

5 per il Res è stata inoltre un’esperienza mediante la quale il Circolo Culturale Artico ha voluto ribadire la matrice culturale delle sue esposizioni artigiane e artistiche, la sua idea di MercArtico che offra al visitatore non solo manufatti di qualità ma anche esperienze qualificanti e gratificanti sotto il profilo culturale e sociale.

Cinque gli artisti che hanno reso possibile la rassegna e che hanno contribuito con la varietà delle loro proposte a offrire un percorso artistico interessante e multiforme.

Il primo è stato Vincenzo Sartorio, giovane ed eclettico artista di origini tarantine, trasferitosi in Sardegna lo scorso anno. Per questa occasione, ha realizzato una scultura di argilla, il gigante buono ResPublica che si erge in mezzo alla città.

Il 10 aprile è stata la volta di Emanuele Fenu, in arte EFFE, pittore e muralista nato a Nuoro. Per 5 per il Res ha dato vita a un bellissimo esperimento di dipinto interattivo e collettivo realizzato grazie al contributo di quanti sono accorsi o si sono trovati a passare presso le botteghine.

Il terzo appuntamento ha visto come protagonista Antonella Muresu, artista che vive e lavora a Ossi. Antonella ha realizzato per il Res In cerca di legami 3.0, un’originalissima opera partecipata in stoffa grazie al contributo entusiastico di numerose persone arrivate appositamente per far parte di questo bellissimo progetto.

Il 23 aprile le artiste in gioco sono state due: Cladinè e Lucia che, mescolando le loro conoscenze artistiche, hanno realizzato un’evocativa opera performativa di danza e pittura dal vivo su temi e sonorità mediterranei e orientali.

Chiude la rassegna d’arte in strada Sara Pilloni, del collettivo RParti.

Per il Res ha realizzato una grande illustrazione in acrilico, da cui partire come base per un laboratorio di disegno e scrittura partecipata con i bambini, che ha portato alla realizzazione di un libro autoprodotto.

Carmelana del Circolo Culturale Artico

Alghero, autoproduzioni, cultura, socialità, autogestione