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[16 gennaio] Migranti

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«Siamo tutti profughi, senza fissa dimora nell’intrico del mondo. Respinti alla frontiera da un esercito di parole, cerchiamo una storia dove avere rifugio. […] Da oltre un anno la tua zattera malconcia naufraga per stanze, affitti, parole sgarbate e occhiate ostili. Hai cercato aiuto con ostinazione, convinta che il male peggiore, per un essere umano, sia coltivare l’onnipotenza. Nessuno si salva da solo, ti ripeti. Una verità banale che finora hai sempre inteso come invito a riconoscerti debole, bisognosa, fragile. A lasciare che gli altri si facciano carico di te. Ma dal momento che siamo tutti profughi, la frase acquista un significato nuovo. Ci salveremo tutti, oppure nessuno. L’approdo dei naufraghi è una baia in fiamme: soltanto insieme si può spegnere l’incendio. Chi sbarcasse da solo, morirebbe bruciato.» (Antar Mohamed & Wu Ming 2, Timira)

L’anno scorso, durante un’assemblea, un’amica di Res Publica fa una proposta, molto semplice: ad Alghero c’è un centro di accoglienza per richiedenti asilo, cominciamo a incontrarci. Nasce AfrikAlghero, che tra alti e bassi porta avanti una serie di appuntamenti settimanali, tra semplici chiacchiere, approfondimenti culturali o tecnici. Col tempo, forse, siamo diventat* un po’ tutt* ragazz* del Vel Marì (la struttura che ospita il centro).
Anche la festa è un momento importante, una festa nel centro di Alghero, che fa storcere il naso a chi ama i confini e vorrebbe mantenerli anche tra persone che vivono nella stessa città. Sappiamo che i confini ci sono, che non è un cammino breve né facile quello da affrontare per superarli ma con tenacia sperimentiamo strategie per camminare insieme.

Il 16 gennaio sarà un giorno di fratellanza con chi si muove nel mondo, superando innumerevoli frontiere fisiche e mentali!

Dalle 16:00 a ResPulcica (spazio di ResPublica dedicato a bambine e bambini) racconti e giochi con i ragazzi del Vel Marì
Dalle 20:00 nella Caffetteria Surreale cena sociale
a seguire musica e balli africani.

AfrikAlghero è un appuntamento fisso! Ogni venerdì dalle 18.30 alla Res Publica. Venite!!!

Presenta_ZINE ad Alghero

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Ieri sera, tra via Simon e Piazza Pino Piras è andata in scena la presentazione del numero 00 di PresS publica la fanzine autoprodotta e autofinanziata nata all’interno di ResPublica.

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Ora tocca a tutt* quell* che hanno voglia di scrivere, disegnare, proporre idee! Ogni giovedì ci riuniamo alle 20.30 in Res, oppure scrivete a respublica.press@gmail.com

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Grazie a tutt*. Alla prossima!

Dal 13 luglio al 7 agosto Laboratorio di autoproduzioni La Tìrria!

autoproduzioni

Programma Laboratorio Autoproduzioni La Tìrria

lunedì 13 luglio: saponificazione a caldo e a freddo (con oli sia pregiati che esausti).

venerdì 17 luglio: oleoliti, unguenti, burrocacao, pasta per denti.

lunedì 20 luglio: panificazione a pasta madre, marmellate e composte (piccole letture sui grani antichi e i semi eredità).

lunedì 3 agosto: liquori, tinture madri e altre trasformazioni alcoliche.

venerdì 7 agosto: sapone liquido per mani e corpo e superfici. Introduzione alle conserve, sottaceti, sottoli, capperi, passata di pomodoro, pomodori e fichi secchi.

Il Laboratorio autoproduzioni La Tìrria si terrà dalle 16:00 alle 20:00, nella sala del Collettivo Artistico, al primo piano del ResPublica.

Verrà chiesta un’offerta autocosciente, basata sulle possibilità, per coprire il costo dei materiali.

A cosa serve il laboratorio autoproduzioni?

Il lab nasce in seno al ResPublica per assolvere a diverse necessità tra cui quella immediata di creare soluzioni pratiche ad alcuni problemi della vita.
Il lab serve per produrre, in seno ad una comunità viva, ciò di cui la comunità a bisogno, svelando come la produzione, fine a se stessa, generi lo spreco.
Il lab serve per attivare il concetto di sostenibilità, per cui i resti di una specie sono nutrimento per un’altra specie. Ci rende responsabili verso i resti che produciamo e che possiamo restituire alle altre specie in maniera leggibile, cosicché loro possano consumarli.
Il lab restituisce il potere all’individuo: autoprodursi ciò di cui si ha bisogno significa rispondere esattamente ai propri bisogni, nel momento contingente. Creare un prodotto capace di assolvere alle necessità. Boicottare la scelta limitata dello scaffale del supermercato, che appiattisce i bisogni e standardizza l’umanità in venti marche.
Il lab vuole creare un osservatorio stabile basato sul “senso del limite” autoimposto delle comunità contadine, sull’economia circolare, sul tempo ciclico e la riconnessione urbana con le stagioni.

Per adesioni: 340 4871472 fb: Roberta Cucciari email: pachamatura@libero.it – respublica@autoproduzioni.net