All’immagine di povere vittime indifese che la cultura mediatica sta cercando di costruirci addosso, noi rispondiamo con una celebrazione della nostra forza.
Non vogliamo metterci il lutto al braccio, o rinchiuderci in casa perché abbiamo paura del lupo cattivo: noi corriamo con i lupi, viviamo la città e andiamo dove ci pare!
E in questo viaggio lungo un marzo portiamo con noi, orgogliosamente, il nostro diritto ad essere come più ci piace: l’immagine di corpi normati, tutti uguali, imposti e impossibili non ci interessa; crediamo fortemente nella bellezza della nostra unicità, base di partenza per conoscere ciò che è “altro da me”.
E i nostri corpi indecorosi si incontrano contaminandosi nello spazio liberato della ResPublica, pronti a sperimentare insieme nuove forme di lotta attraverso l’arte.
Illustrazione di Romina Martì
Marzo-aprile 2016